Domande frequenti
Quali sono i sintomi dell’insufficienza renale cronica e come diagnosticarla?
L’insufficienza renale cronica può essere del tutto asintomatica e spesso viene riscontrata occasionalmente mediante esami ematochimici di routine. Solo nelle fasi più avanzate infatti possono comparire tutti o solo alcuni dei seguenti sintomi:
- malessere generale;
- astenia (stanchezza);
- poliuria (aumento della quantità di urine prodotte nell’arco della giornata);
- nicturia (prevalente produzione di urine durante la notte);
- pallore cutaneo;
- edemi soprattutto agli arti inferiori (piedi e caviglie gonfie);
- dispnea (difficoltà a respirare);
- prurito;
- riduzione dell’appetito, nausea o vomito;
- alito uremico (con odore di urina);
- difficoltà di concentrazione;
- disturbi del sonno;
- parestesie agli arti (alterazione della sensibilità, generalmente percepita come formicolio).
È quindi importante affidarsi ad un Medico Nefrologo che, attraverso una valutazione clinica complessiva ed ulteriori indagini di laboratorio e strumentali, potrà ricercare la causa dell’insufficienza renale e l’eventuale presenza di complicanze.
Quali sono le modalità di accesso?
Le modalità di accesso al servizio sono le seguenti.
All’atto della presa in carico il paziente deve fornire, oltre alla prescrizione medica, copia di un documento di riconoscimento valido e del codice fiscale; deve, inoltre, sottoscrivere il consenso per il trattamento dei dati personali (privacy) ed il consenso informato al trattamento terapeutico.
Dopo la presa in carico, il percorso del paziente prevede:
- Visita medica di accesso
- Acquisizione della documentazione clinica o di laboratorio proveniente da altre strutture ospedaliere o, comunque, in possesso del paziente;
- Effettuazione di eventuali esami diagnostici;
- Conclusioni diagnostiche e programma terapeutico;
- Programmazione degli accessi alla struttura sanitaria;
- Attuazione del programma terapeutico.
Come richiedere e/o accedere alla cartella clinica del paziente?
La documentazione del paziente è raccolta nella cartella clinica, quest’ultima viene gestita informaticamente mediante il software NetDyalis, che prevede la tutela dei dati personali del paziente tramite password degli operatori, nel rispetto della normativa vigente. Se il paziente lo desidera, può presentare richiesta per il rilascio di copia della cartella clinica/dialitica che potrà ritirare dopo sette giorni lavorativi. Le eventuali integrazioni vanno consegnate entro 30 gg. (Legge Gelli – Bianco 24/17).
La richiesta deve essere presentata personalmente all’amministrazione e la persona eventualmente incaricata deve essere fornita di delega autenticata.
Come funziona il percorso per il trapianto del rene e come offriamo supporto e assistenza al paziente?
Il trapianto di rene rappresenta la migliore terapia sostitutiva per le persone affette da grave ed irreversibile insufficienza renale cronica.
Il nostro Centro si propone di informare e seguire i pazienti candidabili al trapianto nel percorso assistenziale, mediante un’interazione con i centri trapianti e con le unità operative di nefrologia e dialisi del territorio. A tale scopo la nostra équipe comprende un medico chirurgo responsabile della lista d’attesa.
Il percorso assistenziale prevede la valutazione del medico nefrologo curante e del medico chirurgo responsabile, il supporto nella programmazione e nell’esecuzione di approfondimenti diagnostici, la valutazione da parte del medico del Centro di trapianti prescelto dal paziente, la successiva assistenza per l’eventuale inserimento ed il conseguente mantenimento in lista d’attesa fino al trapianto. I nostri nefrologi collaborano con i principali centri trapianti italiani al fine di iscrivere il paziente in lista d’attesa in tempi brevi. In Italia un paziente in dialisi ha diritto a iscriversi in due centri trapianti, uno nella propria regione di residenza e uno fuori regione. La doppia iscrizione aumenta la possibilità di essere sottoposti a trapianto di rene.
Offriamo, inoltre, supporto nel percorso assistenziale per il trapianto da donatore vivente, informando le famiglie ed i coniugi riguardo la procedura e le modalità per verificare l’idoneità clinica di un possibile donatore.
Qual è il Percorso per entrare in dialisi?
- Programmare una visita medica nefrologica di accesso
- Presentare al centro di dialisi tutta la documentazione clinica e gli esami di laboratorio in proprio possesso
- Effettuare gli eventuali esami diagnostici prescritti
- Eseguire la visita nefrologica conclusiva per poter impostare il programma terapeutico e quindi gli accessi al centro
Quali prestazioni dialitiche vengono erogate?
Il Centro Emodialitico Meridionale eroga le seguenti prestazioni dialitiche:
- bicarbonato dialisi;
- emofiltrazione;
- emodiafiltrazione (dialisi online);
- e tutte quelle identificate dalla normativa nazionale e regionale.
Informazioni di dettaglio in ordine alla terapia da praticare ed al relativo programma vengono fornite al paziente dal medico nefrologo in sede di visita, sulla base delle condizioni cliniche riscontrate e degli accertamenti diagnostici eseguiti.
Quali sono le norme igienico-dietetiche da seguire per prevenire lo sviluppo di insufficienza renale?
- Bere circa 1.5-2 litri di acqua/di
- Seguire un regime dietetico a basso contenuto di sodio e di grassi, mantenendo un adeguato peso corporeo
- Non fumare
- Controllare regolarmente la glicemia e la pressione arteriosa
In cosa consiste l'emodialisi?
l procedimento rimpiazza le quattro funzionalità di base del rene:
- rimozione delle sostanze tossiche
- riequilibrio elettrolitico
- riequilibrio acido-base
- rimozione dei liquidi
Nell’emodialisi le prime due funzioni vengono svolte sottoponendo il sangue al principio fisico della dialisi; esso viene fatto scorrere in un filtro in cui entra in contatto con una membrana semi permeabile (dialisi) attraverso la quale passano solo le sostanze tossiche che si desidera rimuovere. Il filtro consente, oltre alla rimozione di sostanze, anche il reintegro di radicali alcalini e, quindi, il riequilibrio acido-base. L’ultima funzione riguarda la necessità di rimuovere i liquidi assunti attraverso l’alimentazione e non eliminati con la minzione che può essere estremamente ridotta o assente nei soggetti nefropatici. Il metodo utilizzato è la ultrafiltrazione.
Quali sono le fasi della seduta emodialitica?
Le fasi di erogazione del servizio dialitico sono regolate da apposito protocollo che disciplina:
- la preparazione della seduta dialitica;
- l’ingresso del paziente in sala dialisi;
- l’identificazione del paziente e della postazione di riferimento;
- il controllo della scheda dialitica precedente;
- la rilevazione dei parametri vitali;
- il controllo del peso corporeo prima della seduta;
- la connessione del paziente al monitor;
- il collegamento del paziente all’apparecchiatura di emodialisi;
- il costante controllo del monitor e dell’andamento della dialisi;
- la rilevazione dei parametri vitali durante il trattamento;
- il controllo del peso corporeo dopo la seduta;
- la valutazione finale delle condizioni del paziente.
Quale alimentazione seguire in dialisi?
Talvolta le persone in dialisi non mangiano a sufficienza perchè non hanno appetito, a causa dell’accumulo di urea nel sangue, per paura di un possibile aumento di peso o perchè costrette a cambiare il tipo di alimentazione.
Per mantenere un adeguato stato di salute, evitare complicazioni (infezioni, problemi cardiaci) occorre però non ridurre l’apporto di alimenti, non saltare i pasti, né sbilanciarne i contenuti altrimenti potrebbe comparire uno stato di denutrizione pericoloso anche per la stessa sopravvivenza. Per mantenere uno stato nutrizionale accettabile è quindi fondamentale introdurre giornalmente le calorie ed i nutrienti (in primis le proteine) necessarie.
Il Centro Emodialitico Meridionale si propone di fornire adeguata informazione sulla dieta da seguire e a tale scopo la nostra èquipe di medici specializzati segue i pazienti fornendo loro un programma alimentare personalizzato ed accompagnandoli passo passo.